“Marche Europa nella città ideale”

“Marche Europa nella città ideale”

Marche Europa nella città ideale
10 €

Sinossi

La collettiva qui catalogata giunge a compimento di un percorso che, inaugurato tra i colli marchigiani e snodatosi in varie tappe internazionali tra cui Roma, Milano, Parigi e Berlino, ha infine avuto la forza di ritornare ai suoi luoghi d’origine.
Le esposizioni svoltesi tra l’autunno del 2019 e l’estate del 2020 rispettivamente a Urbino e Macerata rappresentano infatti il coronamento dell’attività dell’Adam, Accademia delle Arti Macerata. Nata nel 2010 da un’intuizione dell’economista Calafati e recepita dalla Camera di Commercio di Macerata, l’Adam mirava – attraverso un proficuo connubio tra il mondo culturale e quello imprenditoriale – al coinvolgimento di una generazione di intellettuali, di artisti, di musicisti e creativi che era stata tenuta fino a quel momento ai margini, impegnandosi nella promozione di un territorio, quello marchigiano, caratterizzato esso stesso da una storica marginalità.
Nel corso degli anni, l’Adam ha dato vita a numerosi eventi legati alle arti visive, coniugando un’impostazione di respiro internazionale con un forte radicamento al territorio da cui l’iniziativa ha avuto origine. È proprio a partire dalla collocazione della comunità culturale marchigiana all’interno del più ampio panorama europeo che l’attività artistica e promozionale si è sviluppata, con gli artisti che si sono fatti interpreti della ricca interazione tra il borgo e il continente, tra periferia e centro, tra le Marche e l’Europa. Nel progetto Marche Europa nella città ideale, tale attività artistica ha condensato i suoi frutti, e il catalogo ne offre una preziosa testimonianza.

“La scrematura del soggetto” – Simone Romagnoli

“La scrematura del soggetto” – Simone Romagnoli

La scrematura del soggetto
10 €

Sinossi

La scrematura del soggetto riporta in versi la condizione sociale di una maggioranza umile, non povera, non disperata ma nemmeno facente parte di una élite economica o culturale. Racconta del sublime presente nella vita ordinaria, costruendo un Olimpo di personaggi e figure che acquisiscono valore allegorico (diventando cioè rappresentazione metaforica di sentimenti, di paure, di slanci e meschinità). Mette a confronto i santi vertici letterari (Shakespeare, Leopardi, Sylvia Plath) con la bellezza artigiana del lavoro manuale: gli uni sono lo specchio dell’altro.

Trasformandosi in messaggio che sfugge alle classificazioni, la penna di Simone Romagnoli destruttura la quotidianità a favore della simbologia con metafore sportive o politiche sempre volte a raccontare i vizi e le virtù della provincia italiana.

“La moglie di mio padre” – Franco Duranti

“La moglie di mio padre” – Franco Duranti

La moglie di mio padre
10 €

Sinossi

Lorenzo ha quasi diciotto anni quando in una Ancona estiva e deserta la sua vita inizia ad assumere la trama insolita che potrebbe sembrare l’esecuzione di una fantasia adolescenziale. Presto la prospettiva inverosimile del desiderio si trasforma nella realtà dell’innamoramento con tutte le conseguenze del caso.

Agnese invece è il filo conduttore di un’intera famiglia. Si presenta come ricordo di una leggerezza lontana, per poi mutare in passione, crescita, e infine in segreta ipocrisia di un’esistenza famigliare colma di stereotipi borghesi. Ma, se le tre varianti di questa storia possiedono un’autonomia apparentemente temporale, è nell’epilogo che i margini si confondono trasformando la probabilità in un dubbio che si fa sigillo inconscio.

 

“La linea delle cure” – Mauro Proietti Pannunzi

“La linea delle cure” – Mauro Proietti Pannunzi

La linea delle cure
10 €

Sinossi

Sembra quasi che adesso si viva in uno stato di assedio. Senza socialità. Sembra sopportabile all’inizio. Se ne può fare a meno. Poi però arrivano le reazioni agli episodi della vita quotidiana: l’assoluta mancanza di tolleranza nei confronti di chi non rispetta le regole nuove della convivenza, nei confronti di tutti i diffusori di fake news, o peggio ancora nei confronti di chi mistifica quella realtà che invece ti è vicina, che conosci non per interposizioni ma per visione diretta. La socialità è un bene che sembrava non doversi mai perdere e che è sempre stato un sottofondo della vita, dato per scontato, della cui importanza ti rendi conto nel momento in cui lo perdi. Che importa di una cena con gli amici, di una partita a calcetto, di un’ora in palestra, di un aperitivo in centro, di una passeggiata tra scherzi e battute, di un bicchiere coi popcorn al cinema? Mica si vive per questo. E la sera, davanti alla tv, o leggendo un libro, o ascoltando musica, ti accorgi che quella solitudine che affronti non è mitigata. E che quelle cose per cui non si vive improvvisamente fanno sentire la loro mancanza.

“L’ombra e il davanzale” – Anna Elisa De Gregorio

“L’ombra e il davanzale” – Anna Elisa De Gregorio

L’ombra e il davanzale
10 €

Sinossi

La leggerezza che si respira e ispira le pagine di questo bel libro è la stessa che alla fine si scioglierà nella serie di haiku che lo conclude. Si tratta sempre di un dire da un lontano punto di osservazione. Una delle poesie è dedicata al recentissimo premio Nobel Kazuo Ishiguro, autore che mescola la propria radice giapponese alla cultura britannica, suo luogo di elezione – e un’altra poesia, con tenerezza uguale, è dedicata a un lombrico che, per motivi degni di un tale rispetto che l’autrice non osa nemmeno spingerlo al sicuro, attraversa la strada in pieno giugno.

Lo sguardo di De Gregorio abbraccia il lombrico insieme al genio della letteratura, con uno stile originalissimo e molto mobile, che coglie di sorpresa a ogni voltare pagina se, anche nella composizione degli haiku, qui e là disobbedisce alla prescrizione naturalistica della tradizione giapponese, accogliendo fra le righe supereroi e personaggi letterari.

Il messaggio sembra essere lo stesso: attribuire a genialità e immaginazione umane la qualità della naturalezza, come sottolineano anche i disegni ironici, puliti e intelligenti di Francesco Pirro, che mescolano invenzione a natura.