“Licini Leopardi e il paesaggio sublime” – Luana Trapè

“Licini Leopardi e il paesaggio sublime” – Luana Trapè

“Licini Leopardi e il paesaggio sublime” di Luana Trapè
15 €

Sinossi

Giacomo Leopardi e Osvaldo Licini, due grandi personaggi della nostra terra che hanno formato in noi un orizzonte estetico e culturale attraverso la loro opera, poetica l’uno, figurativa l’altro, modellando la visione e il sentimento del nostro paesaggio. Ormai non possiamo più guardarlo, se non attraverso il loro sguardo.
Sono evidenti gli elementi geografici che li legano: la vicinanza nello spazio – a Recanati il poeta, a Monte Vidon Corrado il pittore – l’elevazione del paese che offre l’ampiezza della vista sul mare Adriatico e i Sibillini, monti azzurri.
Ma, soprattutto, il libro indaga le corrispondenze – pur nella distanza di un secolo tra i due – nella creazione di paesaggi sublimi: nati sia come contemplazione e immersione nella natura, come godimento della bellezza magica e consolante rivelata anche dalla luna; sia creati dall’immaginazione di ciò che è lontano, sconfinato, e invisibile. Nascono così la poesia dell’Infinito e i cieli immensi di Licini, percorsi dagli Angeli ribelli e da Amalassunta luna.

IL MISTERO DELLA SCATOLA DI PIETRA: LA CAPSELLA DI MONTECOSARO

IL MISTERO DELLA SCATOLA DI PIETRA: LA CAPSELLA DI MONTECOSARO

il-mistero-della-scatola-di-pietra
18 €

La storia della Regione Marche è ricca di misteri e rivelazioni sorprendenti. Emanuela Properzi, propone
qui uno studio effettuato su numerosi documenti e reperti, arrivando ad una sintesi di grande fascino che
parte dalla sua capacità di leggere gli antichi documenti medioevali. Nel 1111, papa Pasquale II, restituiva
all’imperatore Enrico V, assieme al relativo documento, il Priorato di Gerusalemme sorto sul piccolo lembo
di territorio nella Città Santa, omaggio del califfo di Bagdad a Carlo Magno e dall’Imperatore ceduto poi ai
Pontefici romani e da questi ultimi ai vescovi di Fermo. Questo misterioso e importante documento del
Priorato fu custodito, nella capsella di pietra sistemata nella chiesa di Santa Maria a Piè di Chienti, nel comune di Montecosaro. I monaci benedettini ed i Canonici fermani provvidero, a trascrivere gli estremi del
documento sulla capsella che divenne da nascondiglio iniziale a testimone unica del documento perduto. La
storia del priorato, divenuto poi noto con il nome di Priorato di Sion, offre lo spunto per la trattazione degli Ordini religiosi e laici e di quanto essi sono stati determinanti nelle vicende sociali, culturali e artistiche
delle Marche. Questo libro è solo l’inizio di una storia da riscrivere, al fine di una sua reale comprensione.

L’ABBAZIA DI S.MARIA D’APPENNINO-Sec. X-XII Un potente baluardo strategico sui luoghi di confine longobardo-bizantino.

L’ABBAZIA DI S.MARIA D’APPENNINO-Sec. X-XII Un potente baluardo strategico sui luoghi di confine longobardo-bizantino.

l'abbazia-di-santa-maria-d'appennino
8,99 €

Uno dei più importanti cenobi del Medioevo fu quello di Santa Maria d’Appennino, fondato nel X secolo a ridosso della dorsale appenninica umbro-marchigiana, sul monte Appennino al disopra della villa di Campodiegoli. Fortezza, tra le più munite e importanti dello scacchiere difensivo fabrianese, della quale però già nel 1800 si erano perse le tracce.

Potente sentinella orientale del valico, posta a bilanciare il castello di Fossato (fortezza Bizantina sul versante occidentale degli Appennini, poi dalla Guelfa Perugia) ha svolto un importante ruolo strategico.

La terra di Fabriano e il suo territorio sono considerati “la chiave” per controllare i percorsi che, dal porto di Ancona e dalla pianura Padana, puntano ai facili passi Appenninici e conducono senza ostacoli verso la città di Roma e la costa tirrenica.

Chi controlla questi punti obbligati ha la possibilità di difendere o conquistare la Città Eterna e l’Italia. Lo sapevano i Romani, i Galli, gli Etruschi e gli Umbri prima, i Bizantini, i Goti, gli Ostrogoti e i Longobardi poi.

Se il “corpo” dell’Abbazia è in gran parte perduto, grazie anche a questa opera di Federico Uncini, “l’anima” della Abbazia, coperta dai rovi e dalla vegetazione, ancora trasmette un brusio che incute rispetto.  Una sensazione di potenza, maggiore di quella ottenuta dalla forza delle armi, pervade l’animo del visitatore che ancora coglie la grandezza della utopia benedettina della “Gerusalemme Celeste” edificata in terra.

IL SENTIERO DELLA CARTA I luoghi di una grande eccellenza marchigiana:La Carta di Fabriano.

IL SENTIERO DELLA CARTA I luoghi di una grande eccellenza marchigiana:La Carta di Fabriano.

[vc_row][vc_column width=”2/5″][vc_single_image image=”3146″ img_size=”full”][vc_column_text]Autore: Federico Uncini

Collana: Marche da scoprire
Pagg. 150 Tutte a colori

Illustrato
Formato: 21 x 15 cm. Brossurato
Euro: 18,00
EAN: 978-88-943976-7-3[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”3/5″][vc_column_text]

IL SENTIERO DELLA CARTA I luoghi di una grande eccellenza marchigiana:La Carta di Fabriano.

La felice intuizione di Federico Uncini di promuovere una serie di itinerari tematici incentrati sulla storia del territorio ha di recente trovato un ampio e trasversale consenso a tutti i livelli ed ha permesso la creazione di questo primo percorso, organicamente strutturato e interamente dedicato allo sviluppo della produzione della Carta lungo le rive del Giano. Un sentiero dedicato proprio all’indiscussa specificità di Fabriano “città della Carta” oggi indiscussa eccellenza marchigiana.
Il testo ci conduce in un viaggio attraverso il tempo, un excursus che parte dagli insediamenti preistorici, dai commerci che avvenivano lungo i valichi transappenninici, passando per la nascita della città con le varie lavorazioni che un tempo qui avvenivano. Il tutto con un approccio organico e multidisciplinare che rappresenta una piacevole ed innovativa proposta nella storiografia fabrianese.
La presente pubblicazione, in ultima analisi, è ben più di una semplice guida: se da un lato ha infatti come obiettivo quello di orientare e accompagnare il turista e l’escursionista permettendogli di apprezzare luoghi spesso sconosciuti e ricchi di innegabile fascino dall’altro ci propone anche un secondo livello di lettura dimostrandosi un valido strumento di approfondimento storico.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]