copertina del libro frammenti di un percorso economico
Il discorso economico vive oggi un’estrema solitudine,
sostiene Francesco Maggio. Ciò che Roland Barthes scriveva a proposito del discorso amoroso vale anche per quello economico:
è parlato da tanti ma sostenuto da nessuno.
Poggia su basi concettuali molto labili: teorie economiche, dominanti nel dibattito pubblico ma avulse dalla realtà, pretendono di ingabbiare l’agire umano in rigidi comportamenti deterministici.
Schiere di economisti sembrano preferire da tempo torri d’avorio, evitando di contaminarsi con altri saperi, soprattutto con quelli di natura umanistica, presunti depositari di conoscenze assunte come scientifiche. Invece, l’economia ha una pretesa infondata di scientificità, mentre invece rivela di essere autentica come disciplina che si invera mescolandosi ad altre discipline. Se l’economia vuole essere davvero utile alla società per aiutarla a diventare più equa, solidale, civile, bisogna che si estendano le sue frontiere conoscitive alla ricerca di una connessione non solo culturale ma anche sentimentale con la realtà. Proprio come si propone di fare questo libro attraverso una sorta di nuovo alfabeto economico che, con un paziente lavoro di ricomposizione di situazioni, idee, dinamiche, persone, valori, mira a rimettere al centro dell’economia le persone in carne ed ossa.