La saga di Twilight ha venduto oltre 120 milioni di libri. Perché ha appassionato così tanti lettori in ogni parte del mondo? Perché Twilight parla del nostro tempo, delle nuove generazioni e della nostra comune vulnerabilità. In Twilight si viaggia dentro una metafora della crisi. Al centro del conflitto tra vita e morte, messo in campo da vampiri, licantropi ed esseri umani, è possibile ritrovare il senso di una vulnerabilità comune su cui riflettere per rilanciare le sfide etiche della responsabilità e dell’amore senza possesso, in cui maschile e femminile possano tracciare inediti legami. Filosofia della vulnerabilità è una riflessione filosofica attraverso i personaggi della saga di Twilight, guidata da un pensiero: riconoscere la comune vulnerabilità significa costruire nuove relazioni di cura e di comunità. Monia Andreani ha scelto di leggere e analizzare questi temi affrontando la versione più attuale di una figura dell’immaginario moderno come quella del vampiro che, dall’essere il simbolo del male e la rappresentazione della violenza fredda, si trasfigura fino a mostrarci i segni di un soggetto segnato dalla perdita e dalla sofferenza, pur rimanendo immortale. Chi ha letto, visto e amato questa storia ha assorbito il messaggio che ne proviene, fortemente improntato sulla consapevolezza della solitudine superabile solo nell’aggregarsi insieme tra diversi, della vulnerabilità in quanto condizione determinante, dell’etica della cura come sostegno morale al vivere in comune. Da dove, se non dalla preoccupazione per la comune vulnerabilità umana, potrebbe emergere un principio in base al quale ci impegniamo a proteggere gli altri dalle stesse sofferenze che abbiamo patito? (Judith Butler)