“Walter Valentini. Siderea mensura” a cura di Daniela Simoni

“Walter Valentini. Siderea mensura” a cura di Daniela Simoni

“Walter Valentini. Siderea mensura” a cura di Daniela Simoni
 €

Sinossi

La mostra che ha generato questo catalogo è stata la prima esposizione nella Casa Museo Osvaldo Licini, dopo la sua inaugurazione. Quadri e sculture, il rigoroso polimorfismo di Walter Valentini, tornano a far vivere quella cantina le cui mura e le volte sono impregnate di discussioni d’arte e di politica. Le traiettorie celesti, le elissi planetarie tracciate con segno sicuro sono metafora dell’ingegno umano che da millenni aspira a misurare l’universo; i suoi paesaggi cosmici sembrano tracciati su grigie superfici lunari mentre il bianco e l’oro evocano lo splendore apollineo della luce solare.

“L’altra realtà. Le nature Morte di Osvaldo Licini” a cura di Daniela Simoni

“L’altra realtà. Le nature Morte di Osvaldo Licini” a cura di Daniela Simoni

“L’altra realtà. Le nature Morte di Osvaldo Licini” a cura di Daniela Simoni
12 €

Sinossi

Andando “francamente verso se stesso” alla fine del decennio Licini dipinge forme che si sfaldano e agli inizi degli anni Trenta abbandona il “pretesto” imitativo per passare all’astrazione. Ma questa è la fine di un percorso che ha inizio nel 1921 con la prima delle ventitré nature morte annoverate nel catalogo generale di Marchiori.
Questo quinto volume dei Quaderni Liciniani, a cura di Daniela Simoni, è dedicato alle nature morte di Osvaldo Licini realizzate nella sua fase figurativa degli anni Venti, in cui è possibile leggere e ricostruire le diverse cifre stilistiche sperimentate dal pittore marchigiano, dall’esperienza francese vicina a Cézanne al Novecento italiano di de Pisis. Le nature morte di Licini sono caratterizzate da uno sguardo fortemente interiore, verso l’astrazione, affrontano il rischio della più brutale deformazione. È questa l’altra realtà liciniana a cui il titolo fa riferimento, aver intuito negli oggetti il mistero delle loro forze costitutive, il palpito e il respiro della vita.

“Si tratta di fare una «pittura viva, quand’anche brutta» anzi che «morta, purché bella»”.

“Con gli occhi di Cuba” – Antonello Andreani

“Con gli occhi di Cuba” – Antonello Andreani

“Con gli occhi di Cuba” di Antonello Andreani
15 €

Sinossi

Cuba: il pensiero triste che si balla. Ma non è una tristezza opaca, o lo spleen europeo, ne’la saudade, o l’umor nero, è un pensiero sentimentale, torrido, caraibico, un’atmosfera che ti avvolge appena metti piede a l’Habana Vieja. È il senso vertiginoso delle origini che ti avvolge, ti attrae, ti muove il cuore, ti scioglie le gambe. Un’ aria calda, umida, salmastra lungo il Malecon come fossimo giunti alla sorgente dell’umanità. È questo che trasuda dalle foto di Antonello Andreani: occhi, facce, mani, corpi, gente viva che si fa toccare, si fa guardare e ti guarda, fissa gli occhi in camera, dritti al cuore. Una umanità scoperta, senza menzogna, senza vergogna, fiera e ironica. Non c’è ancora il mondo virtuale e rarefatto delle metropoli, persone vaganti senza corpo, che non ti guardano, hanno seppellito la curiosità, gli odori, le passioni. Qui, nelle foto di Antonello, e in questa realtà densa e gremita, la gente è viva, plastica, elettrizzata. Vivono “en la calle”, si raggruppano nei locali, passeggiano, si baciano, si toccano, ti sorridono, ti parlano. Sono stata varie volte a Cuba per godermi il Festival del Cinema Latinoamericano, per conto del mio giornale “La Repubblica”, ed è sempre stata una gioia degli occhi, per le pellicole e per la gente. All’Avana c’è l’ICAIC la Scuola di Cinema più importante dell’Amerindia che ha avuto come “tutori” Gabo, il Garcia Marquez dei tempi migliori, e il grande argentino-indio Fernando Birri con la sua scuola del “cosmunismo”. Al Festival partecipano anche i meravigliosi illustratori cubani, figli dei quella grafica che ha succhiato realismo socialista e realismo magico fin dall’infanzia, e i loro manifesti ne sono lo splendido risultato. L’altra istituzione che conoscevo, ma ora non ne so più niente perché non vado a Cuba dal 1997, è la “Casa de las Amèricas”, un laboratorio culturale guidato da Retamar, uno dei più importanti poeti mesoamericani.

 

Ma la sorpresa più bella, visitando Cuba, è conoscere le campagne, esplorare la Sierra, andare a Barracoa, vivere una giornata con i contadini, ballare nelle loro feste, partecipare discretamente alla Santeria. L’unico consiglio che mi sento di dare, è quello di evitare le rotte del turismo banale, dei predatori di vita che piombano come avvoltoi su una realtà senza il desiderio di conoscerla ma solo con la volontà di utilizzarla; è la semplice regola del viaggiatore curioso: quella di vivere da cubani. È proprio il percorso di Antonello Andreani, che ha scelto la rotta della verità, a volte scomoda e dolorosa, che se n’è andato per Cuba con la sua macchina fotografica alla ricerca della vita autentica, per regalarci immagini che avevamo dimenticato, quando l’Italia era ancora densa di umanità.

“Oli essenziali e anima” – Carlo Signorini

“Oli essenziali e anima” – Carlo Signorini

“Oli essenziali e anima” di Carlo Signorini
15 €

Sinossi

La varietà degli Oli Essenziali è vastissima e volerla descrivere sarebbe solo una presunzione da parte mia. Per vari motivi non ho voluto trattare quelli esotici, quelli provenienti da luoghi lontani dove spesso non sono rispettati i diritti umani e, perciò, presuppongo che non vengano rispettate nemmeno le norme elementari della salvaguardia dell’ambiente e della natura. Vi sono molte varietà di alberi esotici abbattuti indiscriminatamente per farne Olio Essenziale di pregio, oggi quelle piante rischiano l’estinzione. Un discorso a parte è per il settore della profumeria dove le essenze esotiche sono indispensabili per creare alcune armonie olfattive. Il libro descrive le tecniche estrattive e soprattutto l’utilizzo degli Oli Essenziali estratti da oltre 20 piante diverse; il tutto in una visione olistica dell’essere umano, non trascurando le analisi alchemiche e il rapporto con i Chakra e la profondità dell’anima.